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AudioGuide® è alla Mostra "Novecento a Carrara" dal 24/06/2023 al 29/10/2023


Il Novecento a Carrara: mostra-evento a Palazzo Cucchiari con oltre centoventi opere di scultura e grafica.

Carrara e la scultura. Un binomio inscindibile, quasi un sinonimo, da sempre. A Carrara, infatti, la tradizione della scultura ha radici antiche. Si tratta di una secolare abitudine ad adeguarsi alle trasformazioni dei linguaggi espressivi e a tramandare le tecniche, e i tanti segreti, di un mestiere che non può mai prescindere dall’estro individuale, così come da una grande abilità manuale.

È tenendo conto di questo dato originale che a Palazzo Cucchiari di Carrara, il prossimo 24 giugno apre la mostra-evento del 2023 dal titolo “Novecento a Carrara. Avventure artistiche tra le due guerre“, a cura di Massimo Bertozzi, che proseguirà fino al prossimo 29 ottobre.

Nelle eleganti sale della prestigiosa sede espositiva carrarina si potranno ammirare oltre 120 opere sia di scultura (in marmo, bronzo, gesso, terracotta), sia di grafica (dipinti, disegni, pastelli), col chiaro intento di fornire la più ampia veduta possibile di una stagione artistica di grande rilievo nella città toscana.

Dedicata ai percorsi di aggiornamento dei linguaggi figurativi e del panorama artistico carrarino nella prima metà del secolo scorso, l’esposizione si dipanerà attraverso due direttrici ben precise: da un lato quella della linea, che dal liberty porta al Novecentismo e all’astrattismo; dall’altra quella del volume, dal solido verismo al poetico naturalismo e alla “frammentazione spaziale”, in un continuo intrecciarsi tra scultura, pittura ed espressioni artistiche limitrofe.

Proprio seguendo questi due indirizzi di impostazione, saranno in mostra lavori di molti artisti che hanno scandito il “secolo breve”, da Libero Andreotti a Leonardo Bistolfi, da Carlo Carrà a Domenico e Resita Cucchiari, da Arturo Dazzi a Carlo Fontana, da Moses Levy ad Arturo Martini, da RAM e Thayhat a Gino Severini, da Carlo Sergio Signori a Mario Sironi, da Sergio Vatteroni a Lorenzo Viani, tanto per citare alcuni nomi.

Di significativa importanza anche la provenienza delle opere in mostra, le quali, oltre che da collezioni private, arrivano tra gli altri dalla Galleria degli Uffizi e dalla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti di Firenze, dal Mart di Rovereto (TN), dal Museo Novecento di Milano e da quello di Firenze, dalla Galleria Nazionale di arte moderna di Roma e da quella di Torino, dalla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Viareggio, dal Museo civico di Casale Monferrato (AL) e dall’Accademia Nazionale di San Luca di Roma.

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